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Quello che si legge a teatro - La Stagione del Teatro Morlacchi di Perugia passa anche in libreria


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Quello che si legge a teatro - La Stagione del Teatro Morlacchi di Perugia passa anche in libreria!

Il teatro e i libri da leggere sono due forme d'arte affascinanti che spesso si intrecciano in un rapporto speciale. Il teatro, con la sua capacità di portare storie e personaggi alla vita attraverso la performance dal vivo, può essere ispirato e arricchito dalla letteratura. Molte opere teatrali di successo hanno origine da romanzi, racconti o poesie che catturano l'immaginazione degli scrittori e degli spettatori.

Allo stesso tempo, la lettura di libri può arricchire l'esperienza teatrale. Leggere un'opera teatrale prima di vederla in scena può fornire una prospettiva unica, consentendo ai lettori di immergersi profondamente nei dialoghi e nei personaggi prima di assistere alla rappresentazione dal vivo. Questa familiarità può amplificare l'emozione e la comprensione durante lo spettacolo teatrale.

Inoltre, il teatro può essere un'ottima fonte di ispirazione per gli amanti dei libri. Molte opere teatrali affrontano temi universali, creano mondi affascinanti e sviluppano personaggi complessi, che possono stimolare la curiosità dei lettori e spingerli a esplorare ulteriormente quei temi attraverso la lettura.

In definitiva, il legame tra il teatro e i libri da leggere è un ciclo virtuoso di ispirazione e arricchimento reciproco. Entrambi offrono un'opportunità unica di esplorare nuovi mondi e nuove prospettive, consentendo alle persone di vivere storie straordinarie, sia sul palco che tra le pagine di un libro.

Nella stagione 2023 - 2024 il nostro Teatro Stabile Morlacchi ci presenta una stagione ricca di opere tratte da libri e racconti. Vediamo quali sono, così da non arrivare impreparati!




zio vanja checov edizione feltrinelli

Un altro spettacolare dramma in cui Cechov porta il lettore a riflettere sulle inquietudini e le ambizioni dei suoi personaggi, travolti da vicissitudini che, inesorabili, conducono taluni alla felicità, tal'altri a soccombere all'angoscia. Piccoli drammi personali legati insieme e sconvolti, come sempre, dall'amore, che con tempismo si presenta indesiderato a stendere su tutto un velo di tormento. Personaggi di età e personalità differenti si ritrovano insieme nella tenuta di campagna di Alexandr Serebriakov. Ivan Voinizkij (Vanja), scapolo quarantenne, dovrà fare i conti con le sue scelte passate... ne uscirà vincitore?



libro la locandiera di goldoni

La semplice e coerente struttura drammatica; la salace, e insieme critica, contrapposizione tra le "aristocratiche" idiosincrasie degli ospiti della locanda e i domestici affetti degli "umili" ceti mercantili; il continuo oscillare tra il polo della "passione" e quello della "finzione"; questi gli elementi che costituiscono il formidabile milieu in cui si staglia, affascinante e senza tempo, il personaggio della locandiera. Ma più che come un "elogio di Mirandolina" - intesa come eterno femminino -, la più fortunata delle commedie goldoniane andrebbe letta come "l'apologo di una rivalutazione della donna e del suo lucido uso, a sufficienza spietato, dell'intelligenza come strumento di affermazione sociale".



libro re lear mondadori

Lear, re di Britannia ha tre figlie tra cui vorrebbe dividere il regno, ma Cordelia, la minore, viene diseredata e va sposa al re di Francia. Il regno è diviso tra Gonerilla, moglie del duca d'Albany, e Regana, moglie del duca di Cornovaglia. Le due scacciano il padre dal regno e in sua difesa giunge con l'esercito francese Cordelia che però viene catturata e uccisa per ordine di Edmondo, usurpatore della contea di Gloucester. Lear muore di dolore, Gonerilla, innamorata di Edmondo, uccide la sorella e trama l'assassinio del marito. Scoperta, si uccide e il regno della Britannia sarà del duca d'Albany.



libro una relazione per un'accademia kafka

Pietro il Rosso, il protagonista del racconto Una relazione per un’Accademia (Ein Bericht für eine Akademie), è una delle tante figure di animali (quasi animali, non più/ non ancora animali) che affollano le opere di Franz Kafka. Ma il fatto che si tratti di uno scimpanzé, ovvero della figura di transizione per eccellenza tra l’uomo e l’animale, lo rende particolarmente significativo. [...] L’apprendimento del linguaggio, e con esso della “via umana”, è l’unica soluzione che si profila agli occhi di Pietro il Rosso, quando, in seguito alla cattura, viene rinchiuso in gabbia nel ventre di una nave (uno Zwischenraum, un “luogo di mezzo”, quasi un non-luogo) e deportato dalla Costa d’Oro verso l’Europa. [...] E allora, autoimponendosi come un imperativo categorico l’apprendimento di una rudimentale forma di linguaggio, Pietro il Rosso compie lo strappo che gli permette di sopravvivere.



libro otello mondadori

Il moro Otello sposa segretamente Desdemona, figlia di un senatore veneziano, e deve scagionarsi davanti al doge dall'accusa di averla sedotta con la forza. Viene poi mandato a difendere Cipro e Desdemona ottiene di seguirlo. Con loro c'è Jago, geloso di Cassio che riesce far ubriacare e far cadere in disgrazia. Cassio viene spinto a chiedere l'intercessione di Desdemona, Jago invece fa credere a Otello che Cassio sia l'amante della moglie. Otello, reso folle dalla gelosia, ordina a Roderigo di uccidere Cassio e soffoca lui stesso Desdemona. Ma Roderigo muore ucciso da Jago e sul suo corpo vengono trovate lettere che provano l'innocenza di Cassio. Otello, disperato, si uccide. Con uno scritto di Boris Pasternak.




libro il calamaro gigante fabio genovesi

Del mare non sappiamo nulla, però ci illudiamo del contrario: passiamo una giornata in spiaggia e pensiamo di guardare il mare, invece vediamo solo "la sua buccia, la sua pelle salata e luccicante". Forse perché appena sotto, e poi giù fino agli abissi, c'è una vita così diversa e strabiliante da sembrarci assurda, impossibile. Come per secoli è sembrata impossibile l'esistenza del calamaro gigante, il mostro marino che ha mosso alla sua ricerca gli esploratori più diversi. Come il sacerdote Francesco Negri, che nel 1663 a quarant'anni compiuti parte da Ravenna per la Scandinavia misteriosa, diventando il primo viaggiatore a raggiungere Capo Nord. O come il capitano Bouyer dell'Alecton (a cui si ispirerà Jules Verne per scrivere "Ventimila leghe sotto i mari"), che mentre naviga verso la Guyana nota all'orizzonte qualcosa di inaudito: è la prima testimonianza del calamaro gigante, dei suoi occhi enormi e intelligenti, dei tentacoli come terribili serpenti marini avvinghiati alla nave. Ma nessuno gli crederà. Sono pochi infatti gli scienziati che ascoltano le parole degli uomini di mare – naviganti, pescatori, indigeni... –, i più le credono bugie da marinai o allucinazioni collettive: quel che hanno visto contraddice tutte le teorie che abbiamo scritto finora, e quindi non l'hanno visto. Fabio Genovesi racconta la vera storia di questo impossibile, del calamaro gigante e di chi lo ha cercato a dispetto di tutto, insieme a mille altre storie che come tentacoli si stendono dall'oceano a casa nostra. Ricordandoci che viviamo su un pianeta dove esistono ancora i dinosauri, come il celacanto, o animali come gli scorpioni che sono identici e perfetti da quattrocento milioni di anni, invitandoci così a credere nell'incredibile, e a inseguire i nostri sogni fino a territori inesplorati. E lo fa mescolando le vite di questi esploratori stravaganti e scienziati irregolari – tra cui la pioniera Mary Anning, "colei che da sola ha cambiato la storia della Terra", e del suo cagnolino Tray –, alla storia privata di sua nonna Giuseppina, che a cena parlava con il marito morto da anni, della compagna delle medie che un giorno smette di camminare per non pestare le formiche, della bambina nata per un appuntamento mancato in gelateria. Ne emerge un pianeta che sembra una grande follia, ma se smettiamo di sfruttarlo e avvelenarlo, se smettiamo di considerarci un gradino sopra e capiamo di essere mescolati al tutto della Natura, ecco che diventiamo anche noi parte di questo clamoroso, smisurato prodigio, mentre su queste pagine navighiamo alla sorprendente, divertente, commovente scoperta delle meraviglie del mondo, e quindi di noi stessi.




libro interpretazione dei sogni freud

Giuseppe Montesano introduce in 10 parole chiave "L'interpretazione dei sogni": bricolage, sogni, interpretazione, imago, desiderio, Es, Io, sesso, modernità, rovine. "L’interpretazione dei sogni non è un libro tradizionale, ma un libro che a rigor di logica andrebbe continuato, portato avanti con la stessa mentalità scientifica con la quale si accumulano dati statistici su un determinato fenomeno per comprenderne le leggi, e con la stessa furibonda e paziente forza interpretativa di Freud. E per questo al lettore va ripetuto che non può leggere L’interpretazione dei sogni in modo tradizionale, che deve entrare nell’ordine di idee che nei libri non bisogna cercare il bell’e fatto, ma ciò che in essi si va facendo e ciò che lui stesso può “fare” con la sua lettura pensante."



libro cecita di saramago

In un tempo e un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione diventa cieca per un'inspiegabile epidemia. Chi è colpito da questo male si trova come avvolto in una nube lattiginosa e non ci vede più. Le reazioni psicologiche degli anonimi protagonisti sono devastanti, con un'esplosione di terrore e violenza, e gli effetti di questa misteriosa patologia sulla convivenza sociale risulteranno drammatici. I primi colpiti dal male vengono infatti rinchiusi in un ex manicomio per la paura del contagio e l'insensibilità altrui, e qui si manifesta tutto l'orrore di cui l'uomo sa essere capace. Nel suo racconto fantastico, Saramago disegna la grande metafora di un'umanità bestiale e feroce, incapace di vedere e distinguere le cose su una base di razionalità, artefice di abbrutimento, violenza, degradazione. Ne deriva un romanzo di valenza universale sull'indifferenza e l'egoismo, sul potere e la sopraffazione, sulla guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio della ragione, con un catartico spiraglio di luce e salvezza.



libro misery stephen king

Paul Sheldon, un celebre scrittore, viene sequestrato in una casa isolata del Colorado da una sua fanatica ammiratrice. Affetta da gravi turbe psichiche, la donna non gli perdona di aver "eliminato" Misery, il suo personaggio preferito, e gli impone tra terribili sevizie di "resuscitarla" in un nuovo romanzo. Paul non ha scelta, pur rendendosi conto che in certi casi la salvezza può essere peggio della morte...




libro la vita davanti a se romain gary

Eroe di guerra, diplomatico, cineasta, Romain Gary si suicidò il 3 dicembre 1980. La sua scomparsa fece scalpore ma il vero colpo di scena arrivò quando, pochi mesi dopo la morte, si scoprì che Gary ed Emile Ajar, autore del romanzo "La vita davanti a sé", erano in realtà la stessa persona. Il libro, che narra le vicende di Momo, ragazzo arabo nella banlieu di Belleville, figlio di nessuno, accudito da una vecchia prostituta ebrea, vinse il Goncourt inaugurando uno stile gergale da banlieu e da emigrazione, cantore di quella Francia multietnica che cominciava a cambiare il volto di Parigi.



libro le nostre anime di notte kent haruf

È nella cittadina di Holt, Colorado, che un giorno Addie Moore rende una visita inaspettata al vicino di casa, Louis Waters. I due sono entrambi in là con gli anni, vedovi, e le loro giornate si sono svuotate di incombenze e occasioni. La proposta di Addie è scandalosa e diretta: vuoi passare le notti da me? Inizia così una storia di intimità, amicizia e amore, fatta di racconti sussurrati alla luce delle stelle e piccoli gesti di premura. Ma la comunità di Holt non accetta la relazione di Addie e Louis, che considera inspiegabile, ribelle e spregiudicata. E i due protagonisti si trovano a dover scegliere tra la propria libertà e il rimpianto. Dopo la Trilogia della Pianura, Le nostre anime di notte è il sigillo perfetto all'opera di Kent Haruf, uno dei più grandi interpreti della letteratura americana contemporanea.



libro pirandello cosi è se vi pare

Uno dei due mente e l'altro (forse) dice la verità? Ma chi è pazzo? La signora Frola, che non accetta la morte della figlia e crede di riconoscerla nella seconda moglie del genero, il signor Ponza? Oppure lui, che impedisce alla suocera di vedere la figlia e si è inventato un altro matrimonio? "Così è (se vi pare)", dramma del 1917, è fra i lavori più spregiudicati di Pirandello: «di un'originalità che grida, per l'audacia straordinaria della situazione» lo definì lo stesso autore, che lo riteneva «la miglior cosa che io abbia fatto finora». La «parabola», anzi «la diavoleria» – che ritrova in questa edizione il testo originale, ripulito dalle interpolazioni successive – è, qui accostata alla novella da cui è tratta e arricchita da materiali inediti utili a ricostruirne la vicenda teatrale.



libro la casa dei nomi toibin clitennestra morlacchi

Entra Clitennestra. «Ho dimestichezza con l'odore della morte», esordisce la regina di Micene, che quell'odore lo conosce bene. L'ha sentito sul corpo della figlia primogenita Ifigenia il giorno in cui il marito Agamennone l'ha sacrificata agli dèi per ottenerne il favore nella guerra imminente, dopo averla attirata all'accampamento con l'inganno. Moglie furiosa e madre straziata, Clitennestra prepara a lungo la sua vendetta e, al ritorno del re, si appresta a sentire di nuovo l'odore della morte, quella di Agamennone questa volta, fra le mura del loro palazzo e per sua stessa mano. Colm Tóibin fa rivivere le figure classiche della casata di Atreo e, intaccando la loro mitica intangibilità, le rende personaggi di carne e sangue, dotati di psicologia, motivazioni e tonalità. La Clitennestra di Tóibin è ancora la rancorosa regina del mito, ma è anche una donna alle prese con la gestione modernamente complessa del potere e con un amante, Egisto, su cui modulare desiderio e controllo. La sua Elettra è la figlia fedele che pretende la retribuzione del sangue, ma è anche la vittima di abbandono che cerca nelle ombre un sollievo dalla solitudine. Per tutti loro il processo di umanizzazione è reso particolarmente efficace dalla scomparsa di un orizzonte divino a cui ubbidire e delegare. Nel mondo della "Casa dei nomi" gli antichi dèi stanno svanendo e la loro legge vacilla. Non prega più Clitennestra, si chiude la porta che conduceva Elettra ad Agamennone. Non ad Apollo si deve il piano di vendetta attuato da Oreste, né alle Erinni la sua follia. Pensieri e progetti, speranze e disperazioni si avviano a essere unicamente mortali. A Oreste, che nella tragedia di Eschilo sparisce dalla scena bambino per farvi ritorno solo da adulto in veste di vendicatore matricida, Tóibin regala un'adolescenza, un'avventura, un amore e un dubbio.


Una buona stagione teatrale a tutti noi dalla Libreria Perugia

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